Ondata di maltempo anche sul nostro Paese…
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Il giorno del Ricordo
Il "problema storico" delle Foibe deriva dal fatto che nel nord-est le formazioni combattenti del Partito Comunista Italiano si misero ai comandi dei partigiani sloveni di Tito, e dunque, per un partito che mirava all'egemonia politica in Italia e poteva vantare una determinante partecipazione alla guerra di resistenza, ammettere delle responsabilità in quei terribili crimini era decisamente sconveniente. Per questo nel dopoguerra non vi fu spazio per un argomento che doveva essere assolutamente taciuto, e nonostante l'esodo di decine di migliaia di Giuliano-Dalmati che si riversarono in varie città italiane, di quella pagina di storia restò memoria solo nelle vittime. Fino agli novanta, data l'egemonia culturale della sinistra comunista e post comunista, la tragedia di decine di migliaia di vittime ed esuli non trovò spazio nei libri di scuola, sulla stampa, nella televisione e nel dibattito politico. Ancora oggi, sebbene siano stati fatti grandi passi avanti nel far conoscere la verità su quei terribili eventi e lo Stato abbia stabilito il 10 Febbraio come giorno del ricordo, la questione delle Foibe resta parzialmente sconosciuta e si verificano numerosi tentativi di revisionismo storico. I revisionisti, oltre a cercare di sminuire la portata di quella tragedia sostenendo che il numero di vittime sia stimabile in poche centinaia, vorrebbero far valere una sorta di teoria giustificazionista affermando che quella di Tito fu una vendetta perpetrata solamente ai danni dei fascisti. Nulla di più falso! Quella del maresciallo Tito non fu affatto una vendetta verso i membri del Partito Nazionale Fascista (che non avrebbero comunque meritato un esecuzione senza processo e addirittura a guerra finita) ma fu una vera e propria pulizia etnica nei conofronti degli Italiani poichè era nelle sue intenzioni impadronirsi di quelle terre col benestare del PCI. Tra gli infoibati vi furono infatti civili, donne, bambini, preti, membri del CLN di ispirazione diversa da quella comunista, e anticomunisti italiani e sloveni e croati.
La Giovane Italia si batterà sempre contro ogni tentativo di negazionismo storico verso la tragedia delle Foibe e sarà sempre pronta a cercare la verità, anche se questa sarà scomoda per qualcuno, anche se questa sarà in fondo a una cavità. carsica!
Il Consigliere Comunale
Grippo Giuseppe Mario
Notizie Flash
Bonus idrocarburi,
nonostante tutto una realtà…
Da ieri (18 febbraio) ad ogni patentato Lucano, in regola con i requisiti previsti dalle direttive minesteriali, è stato accreditato e può beneficiare del proprio bonus che per l'annualità 2009 corrisponde a € 100,70 (cento/70) come da determmina ministeriale del 30 Dicembre 2011 esigibile per l'importo desiderato e/o in un'unica soluzione, presso tutti i punti di distribuzione aderenti al circuito Mastercard. Infatti dopo un lungo travaglio ci siamo il Governo Berlusconi ha mantenuto la parola, l'iniziativa fortementente voluta dai Parlamentari Lucani del PDL porta i suoi frutti dopo tante polemiche e tante accuse perchè avevano annunciato alle politiche del 2008 la benzina a metà prezzo per i Lucani. Parzialmente vera l'accusa, ma andrebbe ricordato che la Regione Basilicata percepisce le royaltis più basse del mondo, pure in Africa le royaltis pagate dalle compagnie petrolifere sono il 50% del prodotto estratto e con detta iniziativa sono state aumentate di 3 punti percentuali (10 % totali), vincendo ricorsi, ostraggismi e ridicole illazioni. Altresì l'anomalia nell'anomalia è che la Regione Basilicata nelle concessioni estrattive ha concesso all'ENI di essere il controllore di se stesso (cioè tu ENI mi dici quanto petrolio estrai così poi mi dai le royaltis!!) ma qui viene l'altro piccolo aspetto interessante, infatti con l' art.45 della Legge 23 luglio 2009, n. 99 è stato creato un fondo preordinato alla riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti per i residenti nelle regioni interessate dalla estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi nonchè dalle attività di rigassificazione anche attraverso impianti fissi offshore. Ma tornando alla promessa non mantenuta sono a fare un piccolo conteggio e per non cadere nell'equivoco dei numeri (gli importi non erogati trova applicazione il comma 6 dell'articolo 5 del decreto interministeriale 12 novembre 2010) faccio un calcolo approssimato per difetto con i dati ufficiali dell'annualità 2009: 100, 70 € (spendibili da ieri) + 100, 70 (annualità 2010) + 100, 70 (in arrivo per il 2011 entro pochi mesi) sommano a poco più di 300, 00 €. Ciò vuol dire che ogni patentato lucano che ne ha fatto richiesta, si vedrà accreditato, nel giro di qualche mese, sulla sua Card più di 300, 00 €, invece ogni famiglia lucana, che potrà, ad esempio, disporre di tre patentati avrà a disposizione un credito di circa 900, 00 €; la famiglia con quattro patentati € 1200, 00 €; etc. Pertanto la promessa sarà stata pure mantenuta in parte ma ricordando che l'accredito avverrà, automaticamente, ogni anno, fino a quando verranno estratti idrocarburi nella nostra Regione considerando che la stessa si accince a rilasciare nuove concessioni estrattive (vedi Total – Tempa Rossa) questo benedetto contributo è destinato ad aumentare e presto da indiscrezioni ministeriali sarà riaperto l'accreditamento dei patentati lucani, che non hanno fatto in tempo e/o non avevano i requisiti al 31 dicembre 2010. Considerando che qualsiasi rimborso non potrà mai risanare il danno ambientale che dette estrazioni provocano all'ecositema Lucano, ma l'invito che rivolgo a tutti i lettori e di prendere coscienza di queste considerazioni e porre più attenzione su questa tematica che nei prossimi mesi si sposterà sul Memorandum del Petrolio. Infatti il PDL Lucano e da ultimo anche il Governo Regionale hanno affidato al capogruppo in Senato del PDL Sen. Quagliariello ed al Sottosegrtario di Stato prof. D'Andrea detto documento affinchè in ambienti Romani facciano valere le ragioni della Basilicata considerando importante affiancare all'attività estrattiva un vero programma di sviluppo della Regione dal punto di vista infrastrutturale, sociale ed economico. Cari lettori ed elettori Lucani è proprio il caso di dirlo chi vivrà vedrà.
Per ogni aggiornamento vero e non di piazza, sul Bonus Idrocarburi, vi invito a collegarVi al sito:
www.sviluppoeconomico.gov.it e cliccando in basso alla pagina su
BONUS IDROCARBURI BASILICATA.
Il Consigliere Comunale
Grippo Giuseppe Mario
Rubrica Scientifica
Il cellulare fa male...
La notizia ha fatto in poche ore il giro del mondo. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha inserito i cellulari e in generale i campi elettromagnetici a radiofrequenza (wireless) nel “Gruppo 2B” che indica un possibile rischio cancerogeno sugli esseri umani. I telefoni cellulari e gli altri apparati wireless potrebbero essere, insomma, un fattore importante del notevole incremento di tumori cerebrali che si stà verificando negli ultimi anni in tutto il mondo. E a dirlo non sono, questa volta, singoli scienziati (alcuni ricercatori di livello internazionale lo sostengono da anni) ma la principale agenzia internazionale di ricerca sul cancro, legata all’Organizzazione Mondiale della Sanità. O meglio 31 scienziati di 14 Paesi riuniti appositamente dalla IARC per una settimana. Alla fine di questa full immersion il chairman del workshop IARC, Jonathan Samet, della University of Southern California, ha dichiarato che «le prove che si vanno accumulando siano ormai sufficienti a motivare l’inclusione delle radiofrequenze elettromagnetiche tra gli agenti classificati come 2B, cioè appunto come possibili cancerogeni». Si tratta di una notizia destinata a suscitare accese discussioni e polemiche. Di una notizia attesa e auspicata da molti, temuta da altri. Come tutte le notizie che riguardano i rischi per la salute nostra e dei nostri figli, legati ad un inquinamento ambientale sempre più diffuso, e sempre più invisibile. La classificazione di “possibili cancerogeni” è stato dato in relazione all’incremento di rischio per due particolari tipi di tumore cerebrale: gliomi e neurinomi acustico. Al di là delle opinioni e delle chiacchiere più o meno fondate, basterebbe ricordare che la stessa IARC nelle sue definizioni conclude in questi termini: un agente può essere classificato come “possibile cancerogeno” anche in assenza di dati di carcinogenicità certa, sulla base di una forte evidenza di dati pertinenti e di meccanismi patogenetici plausibili. E molti dei ricercatori che ancora negano la plausibilità biologica dei rischi cancerogeni connessi alle cosiddette piccole dosi di radiazioni non ionizzanti (parte dei raggi ultravioletti, microonde, radiofrequenze, raggi infrarossi e raggi laser) e persino di quelle ionizzanti (quelle legate a decadimento radioattivo o a fissione nucleare) mostrano di non conoscere la recente letteratura scientifica che da almeno un decennio ha dimostrato come il maggior pericolo per miliardi di esseri umani derivi proprio dalla esposizione quotidiana a quantità minime, ma sempre più significative, di radiazioni ionizzanti e non-ionizzanti e di molecole xeno-biotiche che hanno, in ultima analisi lo stesso “bersaglio”: il DNA e le altre biomolecole complesse. Ecco perché il dibattito sui rischi di un aumento considerevole di tumori cerebrali da esposizione prolungata a cellulari e cordless (sarebbe importante sottolineare come questi ultimi siano almeno altrettanto pericolosi dei cellulari: dato trascurato da molti ricercatori) era in corso da almeno un decennio. Da un lato si citavano gli studi epidemiologici importanti e certamente indipendenti del prof. Hardell del Dipartimento di Oncologia dell’Università svedese di Orebro, che ha documentato un incremento rilevante di patologie neoplastiche in soggetti lungamente esposti e chiesto l’immediata applicazione del Principio di Precauzione, specie nei confronti dei bambini, che rischiano di essere esposti per decenni. Dall’altro ci si trincerava dietro alle conclusioni, tutto sommato rassicuranti, di alcuni grandi programmi di ricerca come il Progetto Interphone, che ha coinvolto ricercatori di 13 Paesi, ma criticato da numerosi studiosi (tra i primi in Italia il prof. Levis, già ordinario di mutagenesi presso l’Univer- sità di Padova e membro autorevole del Comitato Scientifico Isde Italia) perché inse risce (incredibilmente) tra gli “esposti” soggetti che usano il cellulare «almeno una volta alla settimana per almeno 6 mesi » (il che vuol dire quasi mai!); perché meno del 5% dei soggetti esaminati ha maturato 10 anni di latenza o di uso continuato dei cellulari; per la mancata identificazione dei tumori omo-laterali, cioè sviluppatisi sul lato della testa abitualmente usato per telefonare.
Forum dei Giovani
Il Forum dei Giovani in collaborazione con
Il Santangiolese organizza:
1°Carnevale Santangiolese
con Sfilata dei Carri.
Il 21/02/2012 alle ore 15.00
REGOLAMENTO CARNEVALE
Dimensioni massime applicabili per i carri allegorici:
Altezza massima, a partire dal livello stradale, non superiore a Mt 3,5.
Lunghezza massima Mt 6,0.
Larghezza massima Mt 3,0 (con sporgenze).
CHIUNQUE NON RISPETTI LE DIMENSIONI PRESTABILITE È COMUNQUE AMMESSO ALLA PARTECIPAZIONE DELLA SFILATA MA IL SUO PERCORSO SARÀ LIMITATO.
La quota di ISCRIZIONE è pari a € 50.00
Tra i partecipanti alle sfilate sono severamente vietate maschere, o maschere singole, che siano di oltraggio al pudore o vilipendio alle persone, pena l’immediato allontanamento dalla sfilata.
È inoltre concessa facoltà al Presidente dell’Associazione escludere dalla sfilata per motivi disciplinari ed incolumità pubblica, carri, gruppi o anche singole persone, richiedendo, se è necessario, anche l’intervento della forza pubblica.
I carri devono osservare scrupolosamente l’ordine della sfilata, stabilito per sorteggio il giorno 19/02/2012 alla presenza dei Responsabili.
Ai carri allegorici e gruppi mascherati sarà versato un contributo, il cui importo, deciso da un’apposita commissione sarà reso noto entro CINQUE giorni dalla chiusura della manifestazione.
La mancata osservanza del presente regolamento, in toto o in parte, sarà sanzionata, ad inappellabile giudizio dell’Associazione, con la perdita dell’intero o parte del contributo, ed eventualmente con la diffida a partecipare alle successive sfilate. La penalizzazione sarà obbligatoriamente comminata dall’Associazione, su segnalazione scritta di almeno due Responsabili o degli addetti al controllo della manifestazione.
I Carri saranno giudicati mediante una votazione decimale,
I COMPONENTI DELLA GIURIA SARANNO ARTIGIANI E ESPERTI D’ARTE IN NUMERO DISPARI.
La serata continuerà con UN VEGLIONE MASCHERATO (Obbligo di Maschera).
I COMPONENTI DELLA GIURIA SARANNO ARTIGIANI E ESPERTI D’ARTE IN NUMERO DISPARI.
La serata continuerà con UN VEGLIONE MASCHERATO (Obbligo di Maschera).
Ricette
Chiacchiere
Le chiacchiere sono un dolce fritto e ricoperto di zucchero a velo che si prepara per Carnevale. A seconda delle zone può assumere nomi diversi, per l’esattezza: Bugie, Cenci (in Toscana), Cròstoli (a Ferrara, in Veneto, in Trentino ed in Friuli), Galàni (a Venezia e Padova), Intrigoni, Lasagne, Lattughe, Pampuglie, Rosoni o Sfrappole (a Bologna, a Modena ed in Romagna), Cioffe (a Sulmone ed in Abruzzo).Potete preparare le chiacchiere anche qualche giorno prima di carnevale. Dopo questo excursus, passiamo al sodo. Eccovi la ricetta delle chiacchiere.
¨ 400g di farina
¨ 80g di zucchero
¨ 2 uova
¨ 50g di burro fuso
¨ una tazzina di vino bianco
¨ buccia grattugiata di un’arancia
¨ un pizzico di sale
¨ zucchero a velo
¨ olio per friggere
Disporre la farina a fontana e mettere al centro le uova, il sale,lo zucchero, il burro fuso, il vino bianco e la buccia d’arancia. Iniziate a lavorare l’impasto per le chiacchiere fino ad ottenere un impasto omogeneo. Coprire l’impasto delle chiacchiere e lasciare riposare per mezz'ora. Stendere l’impasto delle chiacchiere su un piano infarinato e tagliare le chiacchiere a rettangoli usando un tagliapasta di quelli ondulati, che si usano per i ravioli. Praticate un taglietto al centro delle chiacchiere. Scaldate l’olio, possibilmente in una pentola larga e alta. Metteteci dentro una pallina di impasto, quando inizia a friggere, potete cuocere le chiacchiere, poche alla volta. Quando le chiacchiere saranno ben dorate, toglietele ed asciugate l’olio in eccesso. Lasciar raffreddare e cospargere di zucchero a velo.
Antonio Castelluccio
SCUOLE CHIUSE A SANT'ANGELO LE FRATTE
A causa delle condizioni meteorologiche che stanno colpendo il nostro paese, l'Istituto Comprensivo di Sant'Angelo le Fratte rimarrà chiuso il giorno 15 Febbraio 2012.
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Flashmob @vVitaMenti
Primo Flashmob per i Ragazzi di Sant' Angelo Le Fratte realizzato nel Polo Acquisti Lucania, Tito Scalo.
SPOT @vVitaMenti
Spot girato in collaborazione con l' Associazione Iscra e il Forum dei Giovani di Sant'Angelo Le Fratte
STAFF del Santangiolese
Presidente
Castelluccio Michele
Grafica e Impaginazione:
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Castelluccio Michele
Castelluccio Michele
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Segretario
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Grippo Mario Giuseppe
Husejini Davide
Iallorenzi Alessandro
Iallorenzi Arcangela
Laurino Elisabetta
Laurino Francesco
(SIND.) Laurino Michele
Laurino Pasquale
Laurino Rosa
Loisi Catalda
Loisi Catalda
Loisi Michele
Marchetti Anna
Marchetti Michele
Montone Anna
Monaco Michele
Parrella Davide
Romano Franco
Romano Giovanni
Ruggiero Michele
Ruggiero Angelo
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