Sant’Angelo le Fratte: Turismo e ruralità
Nel pomeriggio del giorno 26 c.m., si è tenuto nel Centro Congresso area cantine un costruttivo convegno sul turismo rurale e le prospettive di sviluppo delle aree interne. Vi hanno partecipato oltre i sindaci dell’area del Melandro, noti esponenti a carattere nazionale e internazionale sul nuovo tipo di turismo, quello cioè legato alla specificità dei singoli territori. A fare gli onori di casa il sindaco Laurino e dopo i saluti del sindaco di Satriano Michele Miglionico nonché presidente Gal Csr Marmo Melandro, Nicola Manfredelli direttore dello stesso Gal, sono intervenuti Luciano Donato Martino, direttore di E.A.R.T.H. Academy; Fausto Faggioli, presidente dell’associazione E.A.R.T.H.; Jean Pierre Lozato Jotard, professore alla Sorbona di Parigi, nonché esperto internazionale di turismo; Patrizia Minardi, responsabile dell’ Autorità di gestione Por 2000/06, Epofers 2007/13; Donato Totaro, presidente Federparchi Basilicata; Paolo Carbone, responsabile ufficio economico Cia; Giovanna Sammartino, Agronoma Ugl Coltivatori; Rosa Mastrosimone, assessore all’agricoltura Basilicata. Un tavolo corposo di interventi pregnanti riguardanti una nuova possibile scommessa per risollevare le sorti delle aree interne. Associazioni, liberi professionisti e istituzioni per trovare quella sinergia giusta per continuare a sperare, senza dilapidare le povere risorse di cui disponiamo. Gli amministratori e i cittadini, fra i primi i giovani, cominciano ad interrogarsi sul loro futuro. “ Intanto – concordano i relatori - occorre eliminare gli steccati interni sia come comunità che come regione per aprirsi alle esigenze di un mercato che sta diventando sempre più difficile e sempre più esigente. Dobbiamo – continuano a sostenere i relatori - essere capaci di emozionare, poi far nascere sentimenti duraturi nelle persone che ci vengono a trovare. Per far questo dobbiamo saper vendere quello che abbiamo, ciò che è naturale e congeniale al nostro territorio: la nostra biodiversità, i prodotti tipici, la nostra cultura, i nostri dialetti, la nostra storia, le nostre chiese, la nostra creatività anche se mai disgiunta dalla memoria storica, insomma le nostre esclusività. Per poter far questo, occorre fare sistema con i cittadini che devono credere in un novo modello di sviluppo; gli enti pubblici e tutte le risorse umane disponibili per saper narrare il territorio”. Ora la tentazione dei giovani è quello di andare via; invece dalle città si sente il bisogno di tornare alle piccole realtà per vivere una vita più a misura d’uomo. Tutti gli indicatori fanno ben sperare: “il turismo sarà la prima industria del mondo” – così il prof. Lozato. Il nostro territorio non è certo l’ombelico del mondo, per questo dobbiamo saper intercettare i bisogni di quelle persone che siano interessati alle nostre realtà. “Ma allora, piangersi addosso non serve” – così esorta il prof. Faggioli. Per la formazione dei giovani l’associazione E.A.R.T.H. aprirà sul territorio uno sportello guida e il direttore Martino invita i giovani a fare esperienze, attraverso i progetti Leonardo, di turismo rurale in Europa, proprio attraverso lo scambio culturale. “ciò per continuare a sognare, ma per continuare a farlo dobbiamo cambiare modo di produrre” – chiosa il prof. Faggioli.
Prof. Antonio Monaco