8° Edizione Presepe Vivente
E’ ormai tutto pronto per la manifestazione 8° edizione del presepe vivente che si svolgerà nelle serate del 26 dicembre 2012 e del 6 gennaio 2013, a partire dalle ore 18,30. La manifestazione che si annuncia particolarmente suggestiva e ricca di emozioni, prevede, prima, la sfilata dei figurantes per le vie del centro storico e poi, nel magnifico e suggestivo scenario delle cantine ove si svolgerà la visita alla grotta della natività, la simulazione di antichi mestieri e consuetudini di vita contadina: casa contadina, taglia legna, fucina di antico fabbro ferraio, bottega del falegname, arrotino, donna col fuso e diversi altri personaggi, poi assaggi di piatti poveri delle antiche tradizioni contadine della valle del Melandro, intorno a un mega - falò preparato per l’occasione. Circa 100 figurantes di tutte le fasce di età, parteciperanno alla manifestazione, in costumi d’epoca. Ad organizzare l’evento L’Associazione di Promozione Sociale “Il Seminatore”, con la collaborazione del forum giovanile, Il Santangiolese e la locale associazione di protezione civile. La manifestazione si annuncia anche di grande spessore culturale, proprio perché frutto di una ricerca sul territorio: sugli antichi mestieri della valle, sulle tradizioni e consuetudini contadine. Gesù nasce tra i poveri e in poveri condizioni: da Dio si fa povero per combattere la morte del peccato; da Dio si fa povero per portare la luce. Il presepe è la traduzione plastica della povertà, perché è fatto di personaggi per lo più poveri che sono quelli più disponibili ad accettare il messaggio di pace. Gli organizzatori hanno pensato di calare l’evento della natività del figlio di Dio tra i poveri del posto con il loro costume d’epoca, immaginando come potessero vivere il Natale i nostri nonni. La capanna, realizzata di materiali poveri, è stata ricavata in un anfratto roccioso della montagna sovrastante il centro abitato, nel suggestivo scenario delle cantine. Chi visiterà la capanna con l’umile mangiatoia, avrà modo di constatare di persona che l’ambiente lo coinvolgerà e sarà catapultato, come per incanto, nel passato, fuori dal consumismo, fuori dalle luminarie e potrà, al tempo stesso, assaggiare i piatti poveri della tradizione natalizia contadina, come: la polenta, patate lesse, salsicce preparate al momento in umili tuguri, scapedd’, formaggi, fatti in modo tradizionale, proprio durante la manifestazione. Ora i preparativi sono quasi ultimati e, visto che si svolgerà tutto all’aperto, in un serpentone di fiaccole, gli organizzatori sperano nella clemenza del tempo e in una grande partecipazione di pubblico, come nelle passate edizioni. Alla manifestazione parteciperà l’intera squadra di zampognai di Caggiano” e i componenti del gruppo folk di Savoia di Lucania.
Prof. Antonio Monaco