5° Giornata Nazionale della Sicurezza
Si è svolta giovedì 6 Dicembre la quinta edizione della giornata nazionale della sicurezza organizzata dalla F.I.R.A.S.-S.P.P. (Federazione Italiana Responsabili e Addetti alla Sicurezza Servizi di Prevenzione e Protezione) nonchè membro della ISA (Intesa Sindacato Autonomo). La stessa è stata rinominata giornata della Memoria F.I.R.A.S.-S.P.P. in quanto la prima edizione della stessa è concisa con l'incendio che divampò la notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 alla ThyssenKrupp (TO) nella quale vi furono 7 vittime. Con questa doverosa precisazione la Dott.ssa Vivietta Bellagamba, segretario nazionale della F.I.R.A.S.-S.P.P. ha aperto i lavori della giornata. Segue a gamba l'intervento dell'Assessore del Comune di Roma Capitale, dott. Enrico Cavallari, che ha illustrato il protocollo d'intesa siglato con la FIRASS tra le cui finalità emergono la valorizzazione e l’aggiornamento dei propri dipendenti sia in campo istituzionale sia a livello sociale. Si tratta dunque di un accordo molto importante, che segna una collaborazione sinergica destinata a dar vita ad eventi sempre nuovi e diversi ma con unico obiettivo: educare alla cultura della sicurezza! Durante lo svolgimento dei lavori diversi gli interventi di esponenti politici, liberi professionisti, magistrati e sindacali, come da locandina di cui sotto. Tra questi la disamina della sentenza di primo grado del processo Thyssen a cura dell' Avv. Valentina COTINO, proprio a ridosso del ricorso presentato dai legali dell’amministratore delegato Harald Espenhann, nei confronti della stessa per negligenza da parte degli operai. Questa sentenza a dire dell'avvocato Cotino:<< sin dalla sua proclamazione divide il mondo forenze in due, infatti c'è chi la presenta come pietra miliare nell'ordinamento giuridico in merito alle responsabilità ed alla consistenza dei risarcimenti e chi invece la ritiene una sentenza a se stante, la sentenza Thyssen e basta>>. Altro importante intervento da parte del sostituto procuratore generale di Napoli Donato Ceglie, famoso per la sua più che ventennale esperienza d’indagini e grandi inchieste contro i crimini ambientali come l’operazione “Cassiopea”, che dall'alto della sua esperienza ha inteso sottolineare come:<