Prima Pagina

I Partecipanti per la Gita di Gravina


“essere testimone al mondo di tutto che può                                                           l’amore di Dio” (Don Fustachio Montemurro)


Una gita, un gruppo, diversità di pensieri, carismi, personalità, età, esperienze ecc…, ma tutti in un unico pensiero, in un’unica forza, e in un'unica ricerca del vero, nonostante in quello insieme e dinamico senso della vita, erano felici. Una bella esperienza vissuta dalla comunità parrocchiale di Sant’Angelo le Fratte, in cui si può dire che l’umanità rimane fedele alla sua origine se si sforza contemporaneamente di afferrare il significato della vita. La gita mirava alla conoscenza di quanto è grande l’amore di Dio e il quanto l’amore di Dio è reale e presente nel mondo. Don Eustachio Montemurro, figlio di un notaio vissuto nel passaggio del secolo XVIII e inizio del Sec XIX; come medico, professore e poi Sacerdote, operò nella ricerca e nell’impegno per il bene comune (il bene che solo gli uomini di buona volontà e nella gratuità cercano), operò per l’aiuto dei più bisognosi, e con la vita ci ha lasciato una bellissima testimonianza che la fede non è mai impedimento, non è mai un ostacolo per una politica, per una educazione, per l’economia, e per le famiglie; anzi la fede, o meglio, l’esperienza di fede è accoglienza del dono di Dio offerto all’uomo, che suppone infatti la volontà di riconoscere e di accogliere il bene. Essa si inserisce nella realtà dinamica della coscienza morale personale.  Necessario e ragionevole è credere a un altro anche quando si ha il bisogno di conoscere quello che avviene nell’intimo nascosto di un’altra persona. La fede è la via regia, spesso l’unica, per penetrare nell’intimo delle altre persone, vale a dire nelle realtà più importante che esista per l’uomo. l’unica via anche per penetrare nei pensieri e nelle intenzione di Dio. Mentre i membri della comunità conosceva  ascoltavano e vedevano la realtà della storia; tra di loro si sentiva dire spontaneamente in momenti diversi. “ad sempre Imparare” c'è sempre da imparare. Infatti, vivere è un dinamismo e il giorno 21 novembre presentazione della Beata Vergine Maria e anniversario della fondazione della Pia Associazione dei Piccoli Fratelli, fu verificata che la conoscenza, ma soprattutto la disponibilità di riunirsi insieme per conoscere, per scoprire le verità esistenti, è un continuo imparare che ci porta alla verità dell’esistenza nella quale coinvolge la persona nella sua totalità, nella sua coscienza e nella sua reciprocità con le coscienze degli altri. In fine, la gita per la comunità parrocchiale di Sant’Angelo le Fratte;  ci ha insegnato che la creatività nella recettività, è una apertura agli altri, che uno può accogliere il suo essere-aperto all’Assoluto. Ai Parrocchiani  il mio grazie per far capire che la capacità di organizzare insieme: una gita e ancora di più, di viverla insieme tra preghiere, canti, battute e dialogo, in un'unica fede in Cristo Gesù, si può “testimoniare al mondo tutto ciò che può l’amore di Dio”, come diceva Don Eustachio Montemurro.  


Don Wagno

Primo Piano

Tares la nuova Tarsu sui rifiuti o Tia dal 2013:
Guida al calcolo e al pagamento...


Con il decreto Salva Italia viene introdotta la TARES o Tassa sui rifiuti e sui Servizi o meglio conosciuta come una nuova Tarsu che prenderà il nome di Tassa sui rifiuti e sui servizi o Tarsu e la Tassa di igiene ambientale o Tia e che potremmo chiamare sinteticamente TARES o RES, fate voi, gli appellativi si rincorrono di studio in studio e che qui cerchiamo di farvi conoscere con una guida fiscale per capire come si calcola, chi sono i soggetti incisi dal tributo, quali sono le scadenze e se dovremmo assistere ad un incremento dell’imposizione derivante dai rifiuti oppure a qualche agevolazioni in più.


Chi deve pagare la Res, Tares o nuova Tarsu o Tassa sui rifiuti e sui servizi?

In attuazione del decreto sul federalismo municipale e al fine di accorpare la tassazione sui rifiuti tale norma impone a tutti i soggetti (persone fisiche e giuridiche) che hanno case abitazioni, locali commerciali e non, aree coperte e scoperte e qualsiasi unità locale e non, in grado di generare rifiuti solidi urbani e che la detiene, la possiede, a qualsiasi titolo deve versare tale imposta secondo le modalità indicate nel seguito. Sarà poi di particolare importanza capire nell’ambito dei diritti soggettivi che insistono sul singolo bene chi sia effettivamente il soggetto obbligato al pagamento, non prevedendo in questo ambito la solidarietà nel pagamento del tributo. Il driver per capire il soggetto obbligato è pertanto il possesso e non la proprietà come avviene per l’attuale Tia o Tarsu.

Chi non paga la nuova tarsu o Tia o Res?

 Esistono categorie di soggetti che non dovranno versare tale imposta e che in pratica riprendono le tipologie di esenzione dal tributo già visto con Tarsu o Tia e che ora si rivolgono solo alle aree scoperte pertinenziali delle persone fisiche mentre nel caso delle imprese, società persone giuridiche o anche altri soggetti che gestiscono rifiuti speciali che già provvedono allo smaltimento diretto ma limitatamente a quella categoria di rifiuti.

Come si calcola la nuova Tarsu o TARES?

I calcolo avviene con modalità molto simili a quelle previste per la Tarsu in quanto il parametro che definisce la base imponibile è sempre la superficie catastale di cui prenderemo come valore l’80% che ricorda un po’ lo scorporo del valore del terreno da quello dell’immobile ai fini della valutazione della quota di ammortamento degli immobili. Per capire come si effettuerà il calcolo della nuova tariffa TARes o nuova Tarsu dovremmo avere due componenti: Una è attendere l’emanazione del regolamento ministeriale in cui saranno indicate le modalità di calcolo della superficie catastale per il calcolo della Res e e di cui la nostra parte rilevante sarà l’80%; Inoltre dovremmo, come avviene anche ora come anche per l’ICI, il regolarmente comunale annuale che discipline le eventuali maggiorazioni ed esenzioni del tributo in quanto ciascun comune avrà la possibilità di aumentare la tariffa fino a 0,40 euro in ragione appunto della tipologia dell’immobile (esempio abitazioni di lusso) e della zona censuaria ove è situato l’area, l’immobile o l’unità locale. La tipologia dell’immobile e anche la zona censuaria in cui si situa l’area o unità locale potranno determinare, a seconda dei comuni, maggiorazioni o agevolazioni nel pagamento della Res.

Da quando si applica la nuova Tares o nuova Tarsu?

La nuova imposte sulla gestione e smaltimento dei rifiuti si applicherà dal primo gennaio 2013 ed il regolamento ministeriale di cui parlavamo prima dovrà essere emanato entro il 31 ottobre 2012 per cui abbiamo tempo per fare i conti e soprattutto vedremo se non subirà delle modifica nel corso del 2012. Ancora non sono in grado di darvi anche le modalità di pagamento della Res o nuova Tarsu, in quanto ancora non sono disponibili i codici tributi ed i decreti attuativi che ne dispaieranno l’applicazione dovendo poi sempre fare riferimento al regolamento del singolo comune per effettuare il calcolo.


Giuseppe Mario Grippo

Notizie Flash

Patto di Stabilità – LAURINO 

(Sindaco di Sant’Angelo Le Fratte) :"La Sua applicazione condannerà a MORTE i 

PICCOLI COMUNI"

Il Coordinatore della Consulta regionale dei piccoli Comuni della Basilicata: “Troppe modifiche normative in un momento economico difficile, così a rischio i servizi ai cittadini” “Entrare nel patto di stabilità significherà la morte dei piccoli Comuni. Già adesso siamo bloccati con il patto che, comunque, ci investe con la Regione, dover sottostare anche i suoi vincoli in modo diretto equivale a consegnare ai prefetti le chiavi delle nostre amministrazioni”. Non fa mistero del suo scetticismo Michele Laurino, sindaco di Sant’Angelo Le Fratte, e coordinatore regionale Anci dei piccoli comuni della Basilicata, sugli effetti dell’estensione del patto di stabilità ai Comuni con meno di 5Mila abitanti che sarà operativa dal 1 gennaio 2013. Laurino, che sottoscrive in pieno le motivazioni che hanno spinto l’Anci alla mobilitazione del 21 novembre a Milano, evidenzia la difficoltà di adempiere ad “una serie di modifiche normative in un momento economico difficilissimo”. Seguire la strada della “gestione associata delle funzioni associate, voluta dagli ultimi provvedimenti e nello stesso tempo rimanere nelle strettoie del patto – sovrapposizione troppo vincolante per le nostre amministrazioni”. Con “ il rischio – conclude il sindaco Laurino – di pregiudicare la stessa erogazione dei servizi ai cittadini”. Una manifestazione nazionale per chiedere la riscrittura delle regole per tutti i Comuni e ribadire l’assoluta insostenibilità e in gestibilità tecnica dell’estensione del patto di stabilità ai Comuni tra 1000 e 5000 abitanti e chiedere la sua cancellazione. Con queste motivazioni l’Associazione nazionale dei Comuni italiani ha indetto per il 21 novembre a Milano una mobilitazione straordinaria. L’applicazione del patto di stabilità anche ai piccoli Comuni (quelli compresi tra i 1000 e i 5000 abitanti), prevista a partire dal 1 gennaio 2013, è una prospettiva insostenibile – dichiara Graziano Delrio, Presidente Anci non solo per il sacrificio finanziario richiesto ma anche per la sua irragionevolezza e in gestibilità tecnica se applicato a bilanci di entità ridotta, estremamente rigidi e con una dipendenza quasi totale da fonti esterne per ciò che riguarda gli investimenti. I piccoli Comuni – aggiunge Mauro Guerra, Coordinatore nazionale piccoli Comuni Anci – sono nella impossibilità di governare ragionevolmente i flussi di cassa cosi come richiesto dal patto di stabilità. Inoltre, gli stessi Comuni il prossimo anno saranno impiegati a costruire le gestione associate obbligatorie di quasi tutte le funzioni fondamentali. Un processo per se complesso, difficile e assolutamente incompatibile con la rigidità delle regole del patto di stabilità definite su ogni singolo ente. Tutto ciò unitamente al devastante imbatto recessivo e di blocco delle economie locali minori che queste misure produrrebbero impone al governo e parlamento di riesaminare l’intera questione, scongiurando l’estensione del patto a partire dal 1 Gennaio 2013. Non ci sottraiamo ai doveri di contribuire al risanamento della finanza pubblica – conclude Guerra – ma anche per questo chiediamo con forza, e lo faremo tutti insieme in piazza a Milano , che non si estenda l’applicazione di norme irragionevoli e dannose per la gran parte del Paese e delle economia locali. Occorrono risposte urgenti in questa direzione. I commenti di Guido Castelli ,sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci alla finanza locale, Enrico Borghi, sindaco di Vogogna e presidente commissione Montagna, Andrea Di Sorte, assessore di Bolsena e vicecoordinatore Piccoli Comuni, Nicola Chionetti, sindaco di Dogliani e coordinatore Anci Giovani ,franco Floris, sindaco di Andora e presidente commissione Finanza locale Anci ,Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio Monferrato e coordinatore unione dei comuni Anci ,Simone Valiante, vicesindaco di Cuccaro Vetere e coordinatore Anci Piccoli Comuni Campania, Ivana Cavazzini, sindaco di Drizzona e coordinatore della Consulta regionale dei piccoli Comuni della Lombardia , Michele Laurino, sindaco di Sant’Angelo le Fratte ( Pz), e coordinatore regionale Anci dei Piccoli comuni della Basilicata.



 Associazione Nazionale Comuni Lucani

Per non Dimenticare

 23 Novembre 1980


23 Novembre 1980, a 32 anni dal terremoto case ancora pericolanti nel nostro Paese!!! Domenica 23 novembre 1980, ore 19e34: una scossa di terremoto dell’11° grado della scala Mercalli, 6.9° della scala Richter investe una vasta zona della Basilicata nord-occidentale e numerosi territori dell’Irpinia venendo nel contempo distintamente avvertita dalla provincia di Matera fino a Napoli. La scossa dura un tempo infinito: 90 secondi che cambiano radicalmente il corso della storia dei territori colpiti e in particolare del nostro Paese Sant’Angelo Le Fratte. In soli 90 secondi molte persone rimangono senza casa. Nel nostro Paese la percentuale di danneggiamento degli edifici tocca punte del 55-60%, oltre il 30% degli edifici viene dichiarato inagibile per rischio crollo. Nei comuni adiacenti all’epicentro si raggiunge addirittura 85-90% di inagibilità. Nelle ore seguenti alla violenta scossa, dopo le comprensibili iniziali scene di panico e smarrimento, nel nostro paese moltissima gente trascorse la prima notte (di una lunga serie) in strada, tutti insieme, ricavando giacigli di fortuna nelle automobili o per i più fortunati nelle abitazioni e nelle baracche in campagna. Un altro aspetto tutto sommato positivo che il sisma dell’80 ha portato è stato sicuramente quello di aver dato il via a un profondo momento di riflessione circa la struttura urbanistica del paese e la necessità di adottare nuove e più efficaci tecniche edilizie e costruttive volte a contrastare gli effetti dei terremoti che in una regione come la Basilicata non sono mai mancati nel corso dei secoli. Questo sisma fu innanzitutto un evento che sconvolse l’esistenza di centinaia di migliaia di persone per sempre; da quel giorno, per costoro, esiste un prima e un dopo, due vite parallele che non si parlano, che non si conoscono, ma di cui si ricorda con sorprendente lucidità il lato positivo e quello negativo. A distanza di 32 anni l’opinione pubblica si è dimenticata del dramma che invece andrebbe capito, spiegato, ascoltato. Molto spesso, però, a ciò non si dà importanza. Si parla di altro. Ci si dimentica della storia degli uomini, delle donne, dei bambini che quel giorno sono morti senza un perché. Negli ultimi anni un muro di omertà sempre più spesso si è costruito intorno a un evento che fa parte della storia dell’Italia. Lo Stato ha complessivamente impiegato per lo sviluppo e la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 1980 circa 50mila miliardi di lire. Una valanga di quattrini, molti dei quali non sono certo serviti alla causa della Ricostruzione. Con quella cifra oggi l’Irpinia e la Basilicata dovrebbero essere ultramoderne come Singapore! Ma ora mi chiedo i finanziamenti da parte della regione per la ricostruzione delle case sono stati sfruttati adeguatamente? Nel nostro paese sono state ricostruite molte abitazioni che a mio parere, si, esigevano di una ricostruzione, ma potevano essere tranquillamente poste nella classifica delle ricostruzioni in un secondo posto dando spazio ad abitazioni che esigono tutt’ora una sistemazione. Allora… ora sono costretto a fare, per la prima volta su questo giornale una deroga, anche se lo scorso anno avevo già trattato questo argomento senza alcuna risposta… Chi mi ha detto di scrivere questo articolo è mio nonno Castelluccio Michele residente in C. da Farisi originario (orgogliosamente) di queste martoriate terre. Se vi dico che la sua casa, da come potete vedere nelle foto è in uno stato adir poco fatiscente, è ancora in attesa di essere ristrutturata e messa a norma, mi credete? Sono passati ben 32 anni, la delibera è stata approvata, ma i soldi non sono mai arrivati e mai sono iniziati i lavori. Io ero molto piccolo e ricordo che mio nonno fece arrivare una gru enorme (che costò la modesta cifra per quei tempi di 3.000.000 delle vecchie lire) per recuperare la copertura che pendeva e rischiava di cadere, trascinando con se tutto. 
 Ancora una parte della casa è dichiarata inagibile, ma nulla si muove. 
 Ora… io dico… non credete che tutto ciò per un paese civile sia vergognoso? 
 A Voi la parola… 


 castellucciomichele@alice.it

Convegni

Sant’Angelo le Fratte: Turismo e ruralità

Nel pomeriggio del giorno 26 c.m., si è tenuto nel Centro Congresso area cantine un costruttivo convegno sul turismo rurale e le prospettive di sviluppo delle aree interne. Vi hanno partecipato oltre i sindaci dell’area del Melandro, noti esponenti a carattere nazionale e internazionale sul nuovo tipo di turismo, quello cioè legato alla specificità dei singoli territori. A fare gli onori di casa il sindaco Laurino e dopo i saluti del sindaco di Satriano Michele Miglionico nonché presidente Gal Csr Marmo Melandro, Nicola Manfredelli direttore dello stesso Gal, sono intervenuti Luciano Donato Martino, direttore di E.A.R.T.H. Academy; Fausto Faggioli, presidente dell’associazione E.A.R.T.H.; Jean Pierre Lozato Jotard, professore alla Sorbona di Parigi, nonché esperto internazionale di turismo; Patrizia Minardi, responsabile dell’ Autorità di gestione Por 2000/06, Epofers 2007/13; Donato Totaro, presidente Federparchi Basilicata; Paolo Carbone, responsabile ufficio economico Cia; Giovanna Sammartino, Agronoma Ugl Coltivatori; Rosa Mastrosimone, assessore all’agricoltura Basilicata. Un tavolo corposo di interventi pregnanti riguardanti una nuova possibile scommessa per risollevare le sorti delle aree interne. Associazioni, liberi professionisti e istituzioni per trovare quella sinergia giusta per continuare a sperare, senza dilapidare le povere risorse di cui disponiamo. Gli amministratori e i cittadini, fra i primi i giovani, cominciano ad interrogarsi sul loro futuro. “ Intanto – concordano i relatori - occorre eliminare gli steccati interni sia come comunità che come regione per aprirsi alle esigenze di un mercato che sta diventando sempre più difficile e sempre più esigente. Dobbiamo – continuano a sostenere i relatori - essere capaci di emozionare, poi far nascere sentimenti duraturi nelle persone che ci vengono a trovare. Per far questo dobbiamo saper vendere quello che abbiamo, ciò che è naturale e congeniale al nostro territorio: la nostra biodiversità, i prodotti tipici, la nostra cultura, i nostri dialetti, la nostra storia, le nostre chiese, la nostra creatività anche se mai disgiunta dalla memoria storica, insomma le nostre esclusività. Per poter far questo, occorre fare sistema con i cittadini che devono credere in un novo modello di sviluppo; gli enti pubblici e tutte le risorse umane disponibili per saper narrare il territorio”. Ora la tentazione dei giovani è quello di andare via; invece dalle città si sente il bisogno di tornare alle piccole realtà per vivere una vita più a misura d’uomo. Tutti gli indicatori fanno ben sperare: “il turismo sarà la prima industria del mondo” – così il prof. Lozato. Il nostro territorio non è certo l’ombelico del mondo, per questo dobbiamo saper intercettare i bisogni di quelle persone che siano interessati alle nostre realtà. “Ma allora, piangersi addosso non serve” – così esorta il prof. Faggioli. Per la formazione dei giovani l’associazione E.A.R.T.H. aprirà sul territorio uno sportello guida e il direttore Martino invita i giovani a fare esperienze, attraverso i progetti Leonardo, di turismo rurale in Europa, proprio attraverso lo scambio culturale. “ciò per continuare a sognare, ma per continuare a farlo dobbiamo cambiare modo di produrre” – chiosa il prof. Faggioli.


Prof. Antonio Monaco

Politica


Primarie, Molinari: risultati ben oltre
le nostre previsioni


POTENZA - Il successo di Bersani è innegabile, ma i risultati raggiunti da Renzi e Vendola non vanno di certo sottovalutati. Questo, in estrema sintesi, l’esito delle primarie del centrosinistra in Basilicata, dove il segretario nazionale del Pd ha portato a casa oltre il 56% delle preferenze. Per il sindaco di Firenze, invece, i maggiori attestati di stima arrivano dall’area sud della regione.
Exploit del governatore pugliese, Nichi Vendola, a Forenza e Rionero e per Tabacci a Vietri di Potenza. Per approfondire i dati relativi alle primarie in Basilicata, in attesa del ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi in programma domenica 2 dicembre, abbiamo intervistato il segretario provinciale di Potenza del Pd, nonché coordinatore del comitato pro Bersani, Antonello Molinari. La Basilicata è stata tra le regioni con la più alta percentuale di votanti e una di quelle dove Pierluigi Bersani ha raggiunto i risultati migliori.
Come interpreta questi dati?
“In Basilicata hanno votato oltre 45 mila persone, di cui 31169 nella provincia di Potenza. C’è stata una partecipazione enorme rispetto a quelle che erano le previsioni, ma anche rispetto al contesto economico e alle difficoltà politiche che viviamo sul nostro territorio". 

Sport

Dopo le dichiarazioni apparse su molti quotidiani e rilasciate alle radio da Antonio Sabbatella ex tecnico del S.Angelo 2007, il Presidente, Dario Lembo, vuol esprimere il suo parere sulla vicenda, esso dichiara “ Innanzitutto, il mister non si è dimesso, ma è stato esonerato dopo una regolare riunione societaria, alla quale hanno partecipato tutti i soci del sodalizio santangiolese come dimostrano gli atti depositati in Federazione. I motivi che ci hanno spinto a prendere questa, difficile, decisione sono molteplici, in primis l’allenatore aveva perso la fiducia di gran parte della rosa che non lo seguiva più e molti calciatori avevano espresso la volontà di voler cambiare aria se la situazione fosse rimasta immutata. Altro punto è, che le richieste pervenute dal mister erano esose, in quanto esso voleva l’allontanamento di 4/5 giocatori locali di cui avevamo chiesto la concessione di un po’ di spazio in più quantomeno a risultato acquisito, ma secondo lui poco funzionali al progetto, per sostituirli con atleti provenienti da paesi limitrofi, pretesa alla quale, ovviamente, abbiamo risposto in maniera negativa perché quest’idea poco conciliava con le nostre, in quanto il programma societario ha come base il rispetto di regole morali oltre che economiche e in questi tempi di ristrettezze i nuovi sacrifici chiesti ai soci per accontentare le sue volontà non mi sembravano degne, pertanto, nonostante, la mia poca esperienza nel ruolo svolto sono abbastanza intelligente per comprendere che era giunto il momento per dare una svolta alla questione divenuta alquanto pericolosa. Inoltre – continua il Presidente Lembo – il nostro obiettivo ad inizio stagione era quello di migliorare la posizione dello scorso campionato concluso al settimo posto come testimonia l’articolo pubblicato in data 16/09/2012 su Il Quotidiano, e non è cambiato in corso d’opera come sostiene Sabbatella e ancora, il gruppo allestito può, tranquillamente, arrivare a centrare il traguardo prefissato senza il bisogno di dover integrarlo, come, del resto, dimostrano i risultati fin qui maturati e i paragoni con presidenti di altre società che si sono prefissati altri scopi non possono sussistere. Altro punto da sottolineare riguarda la presa di posizione della dirigenza quando è venuta a conoscenza che l’ex tecnico si vantava di aver costruito un giocattolo perfetto in soli due mesi, questo non corrisponde al vero, in quanto siamo arrivati ai vertici della categoria dopo cinque anni di intenso lavoro svolto in maniera egregia da parte di tutti i soci, i dirigenti e i collaboratori, quindi non è elegante assumersi dei meriti che non si hanno. Nonostante tutto, comunque, colgo l’occasione per ringraziare il mister per il lavoro svolto insieme al suo collaboratore Daniele Fiscella e spero che, aldilà, dell’aspetto sportivo i rapporti umani restino di reciproco rispetto come avvenuto in questi anni.” Un’ ultima battuta Lembo la rivolge al nuovo tecnico, Peppe Telesca, che già domenica si è seduto sulla panchina santangiolese “ un augurio ed un grosso in bocca al lupo va a Telesca un ragazzo giovane e di belle speranze, che mi auguro possa far divertire il nostro pubblico”. 


 Francesco Grippo

Forum dei Giovani


Natale e Dintorni 2012


Uno degli eventi di Natale più significativi di 
Sant'Angelo Le Fratte è la mostra dei presepi.
Allestita nel giardino adiacente al comune, la mostra è disponibile dal mese di dicembre fino al 6 Gennaio 2012
 ed è un ottimo esempio di un evento che rispecchia una rappresentazione del Natale in stile artigianale tutto Santangiolese.

Per PARTECIPARE scarica il Modulo d'iscrizione
che troverai all'interno di questo sito,
da consegnare al direttivo entro il
4 Dicembre, con una quota di 20 Euro.


SCARICA I MODULO D'ISCRIZIONE clicca qui



Campagna di Tesseramento 2013


Per tesserarti puoi inviare un'email a ilsantangiolese@gmail.com oppure contatta i numeri che vedi nell' avviso pubblico...
Per il Tesseramento serve:
Una Fototessera ed una fotocopia della Vostra Carta d'Identità da consegnare al Direttivo.



Scarica Il Santangiolese in formato PDF

Scarica Il Santangiolese in formato PDF
Clicca sull'immagine per scaricare il SANTANGIOLESE in formato PDF.

Flashmob @vVitaMenti

Primo Flashmob per i Ragazzi di Sant' Angelo Le Fratte realizzato nel Polo Acquisti Lucania, Tito Scalo.

SPOT @vVitaMenti

Spot girato in collaborazione con l' Associazione Iscra e il Forum dei Giovani di Sant'Angelo Le Fratte

STAFF del Santangiolese

Presidente
Castelluccio Michele

Vice Presidente
Loisi Michele

Segretario
Grippo Francesco

Grafica e Impaginazione:
Castelluccio Michele

Soci Associazione:
Castelluccio Antonio
Grippo Mario Giuseppe
Husejini Davide
Iallorenzi Alessandro
Iallorenzi Arcangela
Laurino Elisabetta
Laurino Francesco
(SIND.) Laurino Michele
Laurino Pasquale
Laurino Rosa
Loisi Catalda
Loisi Michele
Marchetti Anna
Marchetti Michele
Montone Anna
Monaco Michele
Parrella Davide
Romano Franco
Romano Giovanni
Ruggiero Michele
Ruggiero Angelo
Sangiacomo Francesco
Tommasini Teresa

Il Santangiolese ON-LINE:
Castelluccio Michele

Rubrica Sportiva:
Grippo Francesco